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L’arte sui giornali. La rassegna stampa di oggi

Leggi contro il paesaggio, la Sardegna potrebbe essere solo il primo casoIl Governo impugna la legge urbanistica ed edilizia emanata a luglio dalla Regione Sardegna: alcune norme infatti prevedono interventi in contrasto con la legislazione statale in materia di paesaggio. La sottosegretaria ai Beni culturali Ilaria Borletti-Buitoni: «Anche in altre giunte regionali c’è la tendenza a voler arginare le competenze del mio ministero sul paesaggio». [Corriere della Sera]Egitto, riapre il Museo RommelPunta anche su Erwin Rommel l’Egitto per rilanciare il turismo in crisi: dopo sette anni di restauri, rallentati dalle rivoluzioni che hanno scosso il Paese, ha riaperto il Museo della grotta, la mostra permanente ricavata dai resti del quartier generale della «Volpe del deserto» a Marsa Matruh, sulla costa mediterranea. [La Stampa]Cosa fa un consigliere del LouvreSalvatore Settis racconta la sua esperienza da presidente del Consiglio scientifico del Louvre di Parigi, incarico assegnatogli già nel 2011 dall’allora direttore Henri Loyette e in seguito confermato dal nuovo direttore Jean-Luc Martinez. [Il Sole 24ore]Addio a Susan VreelandScomparsa a 71 anni a San Diego la scrittrice americana Susan Vreeland: formatasi all’Istituto d’arte di Chicago, dopo un viaggio a Parigi prese la decisione di dedicarsi ai libri che raccontano storie d’arte. Sua la firma di titoli noti in tutto il mondo, come La ragazza in blu, La passione di Artemisia e La ragazza con l’orecchino di perla. [Corriere della Sera]Estetiche ancora ignorate: ma non dal mercatoZhang Daqian, Fu Baoshi, Xu Beihong, Li Keran... e altri ancora: nomi pressoché sconosciuti in occidente, ma si tratta di artisti che hanno rivoluzionato la storia dell’arte cinese, e che sul mercato asiatico hanno raggiunto nel 2016 quotazioni pari a quelle di Picasso, Chagall, Mirò, Klee ecc. [L’Espresso]Distruggono volontariamente soffitto storico, denunciatiI periti dell’Historic England non hanno fatto in tempo a esaminare il soffitto di un edificio del XVII secolo a Bristol: quando sono arrivati sul luogo per decidere se inserirlo nella lista dei beni, era già stato demolito dall’impresa di ristrutturazione, ora denunciata. [The Times 2-9]Simboli di un passato troppo lontano dal presenteDopo le statue di Lee e Colombo, è a rischio anche quella di Lachian Macquarie esposta al mercato all’aperto di Melbourne: per i rappresentanti degli aborigeni commemora non un pioniere, ma l’artefice di un massacro. [The Times 2-9] ...

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